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Premio Tiberini d'oro anno 2012
Stephan Hastings- Musica- Novembre 2011

Il Corriere della sera

Teatro Regio - stagione lirica 2011 (PDF)
FALSTAFF - Intervista Cultura&Spettacoli (PDF)
Forumopera - Il Turco in Italia
Recensioni su Il Turco in Italia
Ravenna Festival
Il Corriere di Ravenna
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Il Corriere di Ravenna
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La rivista "OPERA"
Ouest France
Ravenna Festival
Intervista radiofonica di Valentina Lo Surdo a Carlo Lepore a "Notturno Italiano" Rai International
 Sigla della Trasmissione "Barcaccia" e intervista del 13 giugno 2012
FALSTAFF 2017

L'ape Musicale:
<<Magnetico il Falstaff di Carlo Lepore: dal punto di vista scenico il cantante tratteggia un personaggio gaio, ironico, pimpante, irresistibile nella mimica facciale, che si appropria della scena con grande maestria e professionalità rendendo giustizia al tragicomico protagonista verdiano, senza cadere in quei vezzi comici che vanno a discapito della coerenza musicale. La voce brunita, timbrata e tonante in acuto gli consente di affrontare la parte senza sbavature. Lodevole il limpido fraseggio, la facilità nelle agilità e soprattutto la solidità dell’emissione che trasmette grande sicurezza all’intera lettura.>>
 Antonio Trotta

GBopera magazine

"A salvare il tutto è stata la disponibilità di Carlo Lepore di farsi carico anche di questa recita ottenendo un meritatissimo trionfo personale. Quello di Lepore è un grande Falstaff: la voce è ampia, robusta, ottimamente proiettata, la tessitura – decisamente alta per un basso-baritono com’è Lepore di natura – perfettamente dominata, perfette la dizione e il senso della parola scenica. Lepore al riguardo è un maestro nel giocare sul valore espressivo della parola ed è un interprete attento e curato e scenicamente un attore di eccezionale comunicativa. Il suo è un Falstaff di una profonda, sincera umanità, di un’autentica sincerità espressiva mai caricata o caricaturale e proprio per questo ancor più efficace."
Giordano Cavagnino

Ieri oggi domani Opera :

 Carlo Lepore riuscito a modellare un personaggio autentico e veritiero, dalle mille sfaccettature: impacciato e maldestro, quanto scaltro e spigliato; indisponente e molesto, quanto riguardoso ed ossequioso. Sul piano vocale le qualità non mancano: la posizione e la proiezione del suono è eccellente; il timbro scuro, da vero basso, e gli acuti perfettamente centrati e sostenuti, da vero baritono; curato e assai espressivo poi il fraseggio.
Stefano Gazzera

Associazione Musicale Mario Tiberini
<< Carlo Lepore, Falstaff, eccelle sia nel canto, che mette in luce la bellezza del timbro, la ricchezza del patrimonio vocale, la rotondità e la possenza del suono e l’ottima tecnica vocale, sia nell’ottima interpretazione del personaggio che sembra appartenergli da sempre.>>
Mirko Bartolucci


 

Cenerentola Torino 2016
"Difficile trovare giuste parole di lode per Carlo Lepore,cantante che abbiamo sempre apprezzato anche per intelligenza interpretativa. La voce imponente del suo Don Magnifico ha acceso gli entusiasmi degli ascoltatori sia per le eccelse qualità musicali che per verve scenica. Il basso napoletano ha mostrato particolare equilibrio interpretativo senza dare spazio a quei frequenti effetti comici che sovente vanno a scapito del dettato musicale." Ludovico Buscatti recensione del 15 03 2016  Operaclick 2016
"Tra tutti giganteggia per autorevolezza vocale e scenica Carlo Lepore nei panni di Don Magnifico.  Insuperabile la sua "tirata comica" nella scena X atto I "Noi don Magnifico, questo in maiuscole", dopo essere stato nominato cantiniere da Dandini. Molto spasso( non solo sul piano vocale) nel celebre duetto "un segreto d'importanza".Riesce a dar corpo al personaggio con levità e ironia senza inutili spacconate, insomma una grande performance la sua." Attilio Piovano dal Corriere musicale

 

IL BARBIERE DI SIVIGLIA di Rossini al Teatro Regio di Torino.      
L'OPERA - aprile 2018.
di Alessandro Mormile
"Chi invece domina la scena è Carlo Lepore, Don Basilio di gran pregio, vocalmente solido e sonoro, ma anche capace di fare della “Calunnia”, cantata con espressività insinuante e attenta alla parola, un momento di autentico teatro."

 

Recensioni Don Pasquale Verona  febbraio 2019

"Si muove con altrettanta maestria il Don Pasquale di Carlo Lepore, che interpreta un personaggio lontano dal cliché del vecchio in disarmo, ma un signore d’età ben portata con l’ormone a palla (Albanese dixit) come oggigiorno se ne vedono tanti. Con arte di consumato attore, Lepore traduce vocalmente tutto questo in un canto dagli accenti “saporiti”, dall’umorismo raffinato. Il personaggio acquisisce così una dignità che è molto spesso sacrificata, e un’autenticità rara."

Francesco Lodola/ Ieri oggi domani opera.

"Un cast degno di nota quello che ha caratterizzato questa prima, a partire dal basso Lepore che ha portato in scena un Don Pasquale magistralmente espressivo nei minimi dettagli, con una mimica studiata e attenta. Quella del protagonista dell’opera è sicuramente un’interpretazione fuori dagli schemi ordinari, in quanto l’artista napoletano rende nei comportamenti, nelle reazioni e nei modi di fare squisitamente contemporanea la personalità del protagonista, senza mai cadere nella banalità. Eccellente la tecnica recitativa e vocale, quest’ultima impeccabile anche nel sillabato veloce Cheti, cheti immantinente, doti che confermano Lepore come uno degli interpreti più rilevanti della rappresentazione

M.Pegoraro/Musicvoice.it.

"Il cast della prima, grazie anche ad una recitazione misurata e priva di caccole, è da manuale: la vocalità di Carlo Lepore nel ruolo del titolo è estesa, intatta, omogenea, da basso che sa cantare ottimamente e che non teme gli scilinguagnoli del buffo e interpreta un uomo serio ma non serioso che affronta (e paga) un’inaspettata follia alla soglia della terza età".

A.Rigoni/GBopera

"Nel ruolo del titolo un Carlo Lepore in forma, che ha scenicamente ben connotato il personaggio e vocalmente convinto, grazie alla facilità nel registro medio grave, perfino sovradimensionato per questo ruolo di basso comico, ma pur sempre bello da sentire"

Paolo Corsi /Opera arena magazine.

"Il protagonista è un Carlo Lepore molto attoriale: sicuramente non gli manca la presenza scenica, la verve del mattatore e la capacità di tenere unito il gruppo in scena.

M.Teresa Giovagnoli/Mtg lirica

Carlo Lepore quale Don Pasquale ci offre un'interpretazione davvero eccellente. In perfetto equilibrio tra sorniona galanteria e compiaciuto narcisismo il suo carattere decolla e si mostra con semplicità, evidenziando tutti gli elementi teatrali che lo rendono, ancora oggi, un personaggio più che contemporaneo. La vocalità, perfettamente al servizio del ruolo, contribuisce poi, grazie ad un sobrio ed attento uso del fraseggio e ad una musicalità raffinata e tecnicamente puntuale, ad una caratterizzazione completa e teatralmente vincente. In questo Don Pasquale l'umiliazione della burla non è mai evidente, ma la dignità con cui viene nascosta ne potenzia ancor più l’umanità".

S.Campana / Operaclick

"Carlo Lepore ha sciorinato nel ruolo del titolo una linea di canto duttile e ben timbrata, mai caricaturale, accompagnata da una presenza scenica a tutto tondo pur senza alcuna gigioneria, come si conviene a un personaggio complesso e in fondo tormentato, oltre le sue ingenue illusioni".

C.,Galla/Le Salon Musical

" Se il personaggio Don Pasquale è protagonista del libretto, con Carlo Lepore ha assunto la centralità di tutta la vicenda musicale e teatrale delineando la classica figura del basso comico a cui sono affidati i momenti musicali più legati alla tradizione del teatro comico di tradizione rossiniana, i veloci sillabati del duetto con Malatesta, la sua aria d'ingresso che ricalca altre arie e situazioni dei bassi comici delineati dai modelli rossiniani. La regia gli ha disegnato un ruolo di anziano ancora dotato di energia vitale, con la rassegnazione di non riuscire a star dietro alle rivendicazioni anche sociali della finta moglie Sofronia alias Norina: la scena della menzione dello schiaffi da Norina e rievocata con tutta l'amarezza del disinganno"

F.Fanizza/ Sipario.it

"Carlo Lepore si mostra eccellente caratterista, uso ad esprimersi con sobrietà ed eleganza, ponendo in campo una spontanea comunicativa che ci induce al complice sorriso. Vola sul canto e non ha problemi di tessitura, ed in più sa conferire al suo Pasquale anche tutti quei risvolti di disillusa malinconia che ci vogliono – eccome - per render completo il personaggio. Bravissimo, veramente"

P.Mion/ Teatro.it

 

Recensioni Italiana in Algeri a Torino 22/28 maggio 2019

 

"Carlo Lepore ha mostrato tutta la bravura dell’artista ormai rodato, assoluto mattatore sul palcoscenico, meraviglioso nel delineare gli aspetti buffi dell’arroganza un po’ volgare del Bey. Dal punto di vista vocale, oltre alla pienezza di suono con belle rotondità nelle note gravi, Lepore ha dato prova di una apprezzabile fluidità nelle insidiose colorature.  Oltre al dono di una notevole spigliatezza derivante da una spontaneità nella recitazione"

Ludovico Buscatti/Operaclick

"Lepore ha poi il pregio di rendere l’incontenibile carica istrionica secondo il modus operandi dell’esperto belcantista, all’insegna cioè della spigolatura vocale, del fraseggio cristallino, della dizione precisa, della sfumatura. "

A.Trotta/ L'ape musicale

"...sono stati vere colonne portanti della serata: il basso Carlo Lepore, un Mustafà dal registro grave imponente ed espressivo e dal sillabato agile e brillante; e..."

M.Leo/GB Opera